Raffaella Grimaldi ideatrice di eventi
Riti del matrimonio e differenze!
Oggi vi parlo dei riti del matrimonio, un'articolo ispirato grazie alla domanda di una futura sposa, di cui non curerò il matrimonio solo perché ha scelto un'altra regione ma che mi ha lasciata basita dato che la collega a cui si è affidata non le ha dato spiegazioni in merito cosa che spero sia solo per dimenticanza.
La domanda in questione è stata: “la promessa di matrimonio equivale al RITO CIVILE che si fa al comune?".
I riti del matrimonio si dividono in rito civile, rito religioso e rito simbolico.
Ma adesso andiamo ad analizzarli singolarmente.

RITO CIVILE
Il rito Civile è quello che si fa al comune ed è vincolato dal Codice Civile ed è valido solo per lo Stato. ll rito civile che abbia vero valore legale è possibile solo in alcune location scelte dal comune che hanno avuto il titolo di “casa comunale”. Se non si presenta alcuna richiesta specifica, a celebrare il matrimonio sarà un ufficiale di stato civile inviato dal comune. Potrà dunque essere il sindaco, il vice sindaco, un assessore o un consigliere comunale, un membro della giunta comunale, o nei comuni più grandi un dipendente del comune.
I requisiti per celebrare un matrimonio civile sono:
- maggiore età: tu e il tuo lui dovete essere maggiorenni (solo il tribunale può autorizzare il matrimonio tra persone che hanno compiuto 16 anni);
- stato libero: non dovete essere ancora sposati con un’altra persona né con rito civile né con rito religioso (si può contrarre un nuovo matrimonio dopo 300 giorni dallo scioglimento o dall’annullamento del matrimonio precedente o dal divorzio);
- assenza di legami di parentela.
Il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso in Italia si chiama Unione Civile e la richiesta di unione si presenta presso l’Ufficio “Matrimoni e Unioni Civili” compilando un modulo chiamato “Dichiarazione Costitutiva dell’Unione Civile”.
RITO RELIGIOSO
Il rito Religioso Cattolico si divide principalmente tra Matrimonio Canonico, Matrimonio Concordatario e Matrimonio Misto ed esistono delle differenze sostanziali tra le varie celebrazioni.
Il matrimonio canonico è celebrato in Chiesa di fronte ad un sacerdote. E' riconosciuto solamente della Chiesa Cattolica e non produce effetti civili, cioè non ha valore legale.
Il matrimonio concordatario, invece, è un rito religioso svolto da un ministro di culto cattolico, il parroco che effettua la celebrazione religiosa, a cui lo Stato però associa poi gli stessi effetti prodotti dal matrimonio civile a patto che tale rito venga trascritto nei registri dello stato civile. Vuol dire che in una sola volta ti sposi sia in chiesa che per lo stato italiano. I testimoni firmeranno due registri: quello ecclesiastico e quello comunale e il parroco leggerà gli articoli del codice civile.
Pertanto il matrimonio canonico viene celebrato in chiesa ed è esclusivamente valido per l’ordinamento canonico, non per lo Stato; il matrimonio concordatario, nonostante sia anch’esso celebrato in chiesa, riconosce effetti civili al rito, tramite la trascrizione.
All’interno del rito religioso esiste anche il matrimonio misto, cioè quel matrimonio contratto da una parte cattolica con una parte non cattolica, sia battezzata che non battezzata, normato nel 1970 dal Papa Paolo VI. Tale celebrazione avviene comunque in una Chiesa con un rito ufficiato da un sacerdote.
Oltre a quelli elencati ci sono altri matrimoni religiosi di origine cattolica e non cattolica.

RITO SIMBOLICO